Il Ministro prof. Giuseppe Valditara, presenzierà la Cerimonia ufficiale di apertura dell’Anno Scolastico 2023/2024, presso l’Istituto “Saffi/Alberti” di Forlì (FC), sito in Via Filippo Turati, 5 il prossimo 18 settembre 2023, dalle ore 16.30 alle ore 18.40, alla presenza del Presidente della Repubblica.
Le scuole paritarie sono pronte ad affrontare il nuovo anno scolastico che ci attende con tutte le questioni con cui dovremo fare i conti e che seguitano ad essere irrisolte.
La situazione economica non è delle migliori e anche la necessità di rivedere al ribasso le previsioni per il PIL non è certo una buona notizia, ma non scoraggiamoci.
ANINSEI si impegnerà affinché le nuove iniziative annunciate dal ministro in tema di parità scolastica siano realizzate.
Il CCNL ANINSEI prevede per settembre un nuovo incremento retributivo per il personale della scuola non statale.
Da alcuni mesi il dibattito politico si è soffermato sul cosiddetto “salario minimo”.
L’XI Commissione (Lavoro pubblico e privato) della Camera dei deputati ha tenuto audizioni informali delle parti sociali svolte tra aprile e giugno 2023, in merito alle proposte di legge in materia di giusta retribuzione e salario minimo (C. 141 Fratoianni, C. 210 Serracchiani, C. 216 Laus, C. 306 Conte, C. 432 Orlando, C. 1053 Richetti e C. 1275 Conte.
ADAPT, l’associazione senza fini di lucro, fondata da Marco Biagi nel 2000 per promuovere, in una ottica internazionale e comparata, studi e ricerche, nel suo recente Bollettino speciale n. 5/2023 ha affrontato l’argomento con una attenta analisi della documentazione prodotta dal parlamento e dalle forze sociali, alla quale vi rimandiamo per ogni approfondimento.
ANINSEI condivide la posizione di CONFINDUSTRIA che ha espresso i seguenti giudizi:
CONFINDUSTRIA “L’introduzione di un salario minimo legale non intaccherebbe il problema principale, relativo agli strumenti volti a garantire l’effettivo rispetto del livello minimo retributivo. Una questione che prescinde dalla fonte (legge o contratto collettivo) che determina la misura della retribuzione minima.
Se si affrontasse correttamente la questione di selezione della qualità della contrattazione collettiva, ciò aiuterebbe senz’altro a risolvere il tema del salario minimo adeguato.
Si registrano con favore tutte le proposte di legge in esame che finiscono per optare, in qualche modo, per un “demando” alla contrattazione collettiva.
Fissare per legge un valore economico finisce per alterare il libero ed autonomo confronto negoziale tra le parti contraenti.
Il vero problema che attiene alla contrattazione collettiva è individuare criteri obiettivi per selezionare l’attività svolta da rappresentanti qualificati degli interessi collettivi, rispetto all’ormai incontenibile numero di contratti sottoscritti da soggetti poco attendibili e scarsamente rappresentativi.”
Auguro a tutti vuoi un sereno avvio del nuovo anno.
Il Presidente
Luigi Sepiacci