Con il 4 maggio siamo entrati in quella che viene definita la fase 2 dei provvedimenti adottati per il contenimento della diffusione del contagio da COVID-19. Il prof. Gaetano Manfredi, ministro dell’Università, con una nota indirizzata ai rettori e direttori generali delle università, ai presidenti e ai direttori delle Istituzioni AFAM e ai presidenti e ai direttori degli enti pubblici di ricerca vigilati dal MUR per favorire con immediatezza una programmazione condivisa e coordinata delle azioni da intraprendere per la fase 2 e la fase 3. Ricorda il ministro che il sistema della formazione superiore e della ricerca non si è mai fermato e, seppur con le fisiologiche difficoltà, ha dato esempio di come una situazione di profonda complessità possa essere affrontata come una opportunità.
Ritiene che, anche in questo delicato momento di avvio di una progressiva ripresa di tutte le altre attività, il sistema della formazione superiore e della ricerca può e deve agire come un punto di riferimento non solo per altri settori del Paese, ma anche e soprattutto per tutte le persone impegnate nel sistema, studenti, ricercatori e il personale tutto.
Trasmette come allegato alla nota uno schema analitico che vuole essere uno strumento utile per assicurare una programmazione omogenea ed ordinata su tutto il territorio nazionale, pur nel rispetto delle specificità dei contesti di riferimento e della autonomia delle singole istituzioni.
Indica come prioritarie quattro direttrici, così sintetizzabili:
A. garantire la sicurezza degli studenti, del personale docente e ricercatore e del personale tecnico amministrativo;
B. assicurare la continuità della formazione e della didattica, affinché nessuno studente sia pregiudicato dalla emergenza in atto;
C. garantire un regolare sviluppo e svolgimento dell’attività di ricerca a tutti i livelli ed in ogni ambito scientifico
D. assicurare le esigenze collegate ai territori di appartenenza, ai contesti di riferimento, alle specificità dei differenti modelli organizzativi e delle diverse discipline, alle strutture disponibili e al numero delle persone coinvolte.
Ha individuato ulteriori 2 fasi:
- Fase 2, da attuarsi con il cessare della Fase 1 e l’entrata in vigore delle disposizioni del dPCM del 26 aprile 2020, ovvero a partire dal 4 maggio e fino al mese di agosto 2020;
- Fase 3, da attuarsi a partire dal mese di settembre 2020 fino a gennaio 2021;
per le quali, ovviamente, ferma restando ogni altra eventuale e differente determinazione che dovesse essere assunta dalle autorità competenti.