Lettera del Presidente ANINSEI ai soci

ANINSEI-Confindustria2020

IL PRESIDENTE

Roma, 28 marzo 2020

Protocollo n. AA20-024

Ai Soci ANINSEI Confindustria

LORO SEDI

 

Cari colleghi,

spero che stiate tutti bene e così i vostri cari.

La pandemia di COVID-19 che ha colpito il nostro paese è di una portata e di conseguenze che, andando a ritroso nel tempo, sono paragonabili solo a quelle provocate dalla Seconda guerra mondiale.

Come ho avuto modo di dire in occasione della riunione di lunedì scorso al Comitato direttivo, è paragonabile ad uno tsunami con un’onda la cui altezza non riusciamo a percepire e i cui effetti distruttivi li vedremo quando sarà passato su di noi.

L’impatto sull’economia del paese sarà disastroso e provocherà catastrofi facilmente configurabili, recessione e impoverimento di massa: la scuola non statale è estremamente fragile di fronte a queste evenienze.

Ciascuno di noi ha un imperativo categorico: far sopravvivere la propria azienda mettendo in atto tutte le possibili strategie per salvaguardare il capitale umano, costituito dal personale, che da anni collabora con l’azienda, e per mantenere la propria clientela limitando le defezioni delle famiglie, determinate dalla loro perdita di potere economico. È necessario che ciascuno di noi strutturi un progetto di sopravvenienza che si sviluppi nel medio periodo e trovi le risorse per il rilancio che sarà indispensabile affrontare.

Ad ANINSEI Confindustria il compito di assistere e sostenere la scuola non statale. La nostra mission: aiutare i nostri soci a mettere in salvo le loro aziende.

A tal fine il Comitato direttivo ha deliberato di utilizzare le riserve economiche accantonate negli ultimi anni per due azioni:

  • sostegno alle singole scuole nelle loro scelte consentendo loro di accedere gratuitamente ad un servizio di consulenza affidato a qualificati professionisti esperti nei vari campi di interesse del settore;
  • azione di promozione per sensibilizzare il Governo e il Ministro sulla necessità di aiutare la scuola non statale che è stata, è e dovrà rimanere un pilastro della cultura italiana.

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