Con la Circolare n. 3050 del 4 ottobre 2018 il ministro Marco Bussetti ha dettato le nuove linee per l’esame di stato conclusivo del secondo ciclo.
A giugno 2019 cambia la maturità. È una circolare con le prime indicazioni operative. “Ci saranno poi momenti di formazione”, ha assicurato il ministro, “per gli insegnanti e le commissioni e, attraverso i canali di comunicazione del Ministero, sito e social, ci rivolgeremo anche a studenti e famiglie”.
Infatti la circolare prevede lo svolgimento, a partire dal mese di novembre, subito dopo la pubblicazione dei quadri di riferimento e delle griglie di valutazione, di:
– incontri territoriali di informazione/formazione rivolti ai dirigenti scolastici e ai loro collaboratori, accompagnati dalla distribuzione di materiale di supporto, anche in forma multimediale;
– percorsi formativi di supporto/accompagnamento rivolti ai docenti;
– specifiche attività di formazione per i presidenti di commissione d’esame.
I requisiti di accesso all’Esame
La partecipazione, durante l’ultimo anno di corso, alla prova nazionale INVALSI, e lo svolgimento delle ore di Alternanza Scuola-Lavoro, non saranno requisito di accesso (per ora per questo anno scolastico) come già stabilito nel decreto cosiddetto Milleproroghe, recentemente approvato in Parlamento.
Per poter essere ammessi alle prove è necessario:
– aver frequentato il 75% del monte ore previsto;
– avere il 6 in ciascuna disciplina;
– avere la sufficienza nel comportamento.
Il Consiglio di classe potrà deliberare l’ammissione anche con una insufficienza in una disciplina o gruppo di discipline valutate con un unico voto, ma dovrà motivare la propria scelta.
Prove di esame
Le prove scritte passano da tre a due. La prima prova scritta, italiano, che si terrà mercoledì 19 giugno 2019, servirà ad accertare la padronanza della lingua, le capacità espressive e critiche delle studentesse e degli studenti. I maturandi dovranno produrre un elaborato scegliendo tra 7 tracce riferite a 3 tipologie di prove in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico.
Le tre tipologie di prova (invece delle quattro attuali) saranno:
– Tipologia A (due tracce) – analisi del testo. Per l’analisi del testo la novità principale riguarda il numero di tracce proposte: gli autori saranno due, anziché uno come accadeva fino ad ora. Questo per coprire ambiti cronologici, generi e forme testuali diversi. Potranno essere proposti testi letterari dall’Unità d’Italia a oggi;
– Tipologia B (tre tracce) – analisi e produzione di un testo argomentativo. L’analisi e produzione di un testo argomentativo proporrà ai maturandi un singolo testo compiuto o un estratto da un testo più ampio, chiedendone l’interpretazione seguita da una riflessione dello studente;
– Tipologia C (due tracce) – riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità. Il ‘vero e proprio’ tema, che proporrà problematiche vicine all’orizzonte delle esperienze degli studenti e potrà essere accompagnata da un breve testo di appoggio che fornisca ulteriori spunti di riflessione.
La seconda prova scritta, che si terrà il 20 giugno, riguarderà una o più discipline caratterizzanti i percorsi di studio. Per il classico potrebbero essere latino e greco, mentre per lo scientifico matematica e fisica.
Valutazione delle prove
Dalle prime indicazioni della circolare per la correzione della prova di italiano e della seconda prova saranno previste, secondo la nuova normativa, griglie nazionali di valutazione che saranno fornite alle commissioni per una correzione più omogenea ed equa.
Punteggio finale
Il punteggio finale sarà ancora in centesimi. Si darà più peso al percorso di studi (fino a 40 punti su 100 invece degli attuali 25) riservato ai docenti della scuola e alla commissione rimangono fino a 60 punti: fino ad un massimo di 20 punti per ciascuna delle due prove scritte, come pure per il colloquio. Il punteggio minimo per superare l’esame resta fissato in 60 punti. La Commissione d’esame può motivatamente integrare il punteggio, fino ad un massimo di 5 punti, ove il candidato abbia ottenuto un credito scolastico di almeno 30 punti e un risultato complessivo nelle prove di esame di almeno 50 punti.
Termini
Al primo scrutinio intermedio il consiglio di classe dovrà rapportare il credito scolastico già maturato alla nuova classificazione.
A gennaio il MIUR comunicherà le materie della seconda prova.
A febbraio, con largo anticipo rispetto al passato, il MIUR emanerà l’ordinanza relativa agli esami di Stato.
Valutazione finale
Il voto finale continuerà ad essere espresso in centesimi. Ma da quest’anno si darà più peso al percorso di studi: il credito maturato nell’ultimo triennio varrà fino a 40 punti su 100, invece degli attuali 25..
Allegati
La circolare contiene due importanti allegati operativi:
– Il Documento di lavoro elaborato da una commissione di esperti guidata dal linguista Luca Serianni per la preparazione delle tracce della prima prova scritta, italiano;
– Le Indicazioni per l’elaborazione delle griglie di correzione delle due prove scritte.
Le indicazioni per la prima prova, in particolare, sono pensate per chi dovrà costruire le tracce nazionali, ma anche per il lavoro che dovranno svolgere in classe i docenti alla luce di alcune novità che vengono introdotte da quest’anno.