Giungono all’ANINSEI da parte degli associati, e della categoria in genere, richieste di indicazioni e suggerimenti per come affrontare il problema dei percorsi di formazione in alternanza scuola-lavoro per i candidati agli esami di idoneità all’ultima e alla penultima classe del corso di studi che si svolgeranno nel prossimo mese di giugno in relazione all’obbligo per i candidati agli esami di Stato riformati del 2018. La proposta di limitarsi ad informare i candidati delle previsioni per la futura normativa servirebbe a scricarsi da responsabilità future, ma non risolvono la questione.
ANINSEI ha ritenuto necessario porre al riguardo un preciso quesito alla competete Direzione generale per avere una risposta definitiva. Riportiamo di seguito il testo del quesito.
Oggetto: Quesito – Alternanza scuola-lavoro per i candidati agli esami di idoneità all’ultima e penultima classe e per i candidati esterni agli esami di stato.
Nel decreto legislativo sulla Valutazione, all’esame della Camera, sembra ormai consolidata la previsione che l’aver svolto un percorso di l’alternanza scuola-lavoro di 200 o 400, ore a seconda dell’indirizzo di studi, sia condizione necessaria per essere ammessi agli esami finali di Stato.
In tale prospettiva gli studenti che hanno seguito un percorso scolastico di preparazione “paterna” o presso corsi di preparazione agli esami e si candidano a sostenere, nella sessione unica del corrente anno scolastico gli esami di idoneità alla classe quarta o quinta o che il prossimo anno scolastico si presenteranno a sostenere gli esami finali di stato in una scuola statale o paritaria come faranno a svolgere tale attività di alternanza scuola-lavoro?
Forse per coloro di questi che possono vantare un curriculum di studente lavoratore con periodi di lavoro subordinato per un numero di ore lavorative pari a quelle previste per l’alternanza potrebbero essere esonerati, ma per coloro che tale requisito non lo posseggono come si potrà ovviare?
Essendo le esperienze di alternanza scuola-lavoro affidate alle scuole e alle aziende la soluzione potrebbe essere quella di assegnare il compito di provvedere a tale processo formativo alle scuole statali o paritarie dove gli studenti presentano la domanda di esami.
Quanto sopra premesso questa associazione nell’interesse dei propri associati, gestori di scuole paritarie di secondo grado e corsi di preparazione agli esami e nell’interesse della loro utenza rivolge formale quesito per conoscere:
“In quale modo i candidati agli esami di idoneità e i candidati esterni agli esami di stato possono svolgere il percorso di l’alternanza scuola-lavoro previsto e quale documentazione devono presentare a corredo della domanda di esami per poter essere ammessi.”
Ci permettiamo di segnalare la necessità di una risposta in tempi brevi stante il fatto che siam a metà dell’anno scolastico.
Rimaniamo in attesa di riscontro e poniamo distinti saluti.
Il Presidente Nazionale
Ing. Luigi Sepiacci