School bonus – Credito d’imposta per le erogazioni liberali alle scuole

A seguito della pubblicazione, nella Gazzetta Ufficiale del 23 maggio 2016, del D.M. 8 aprile 2016, che è entrato in vigore dal 24 maggio 2016, con cui sono state fornite le disposizioni attuative delle norme sul lo School Bonus introdotto dalla L. 107/2015, lo Studio Floreani Meucci & Associati, a cui Federvarie ha affidato il servizio di consulenza fiscale e societaria a favore delle Aziende federate, ha elaborato la circolare allegata.

L’art. 1 comma 145 – 150 della L. 13.7.2015 n. 107 prevede la concessione di un credito d’imposta per favorire le erogazioni liberali in denaro:

  • destinate agli investimenti in favore di tutti gli istituti del sistema nazionale di istruzione;
  • per la realizzazione di nuove strutture scolastiche, la manutenzione e il potenziamento di quelle esistenti e per il sostegno a interventi che migliorino l’occupabilità degli studenti.

Il credito d’imposta, pari:
– al 65% delle erogazioni effettuate in ciascuno dei due periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2015 in pratica nel 2016 e nel 2017 per i soggetti con regime “solare”.
– al 50% di quelle effettuate nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2017, in pratica nel 2018,
è previsto in favore delle persone fisiche nonché degli enti non commerciali e dei soggetti titolari di reddito d’impresa che effettuano erogazioni liberali in denaro destinate agli investimenti in favore di tutti gli istituti del sistema nazionale di istruzione, per la realizzazione di nuove strutture scolastiche, la manutenzione e il potenziamento di quelle esistenti e per il sostegno a interventi che migliorino l’occupabilità degli studenti.

I versamenti debbono essere effettuati distintamente per ciascuna istituzione scolastica beneficiaria  riportando, rispettando l’ordine di seguito indicato:

  1. a) il codice fiscale delle istituzioni scolastiche beneficiarie;
  2. b) il codice della finalità alla quale è vincolata ciascuna erogazione, scelto tra i seguenti:

C1: realizzazione di nuove strutture scolastiche;

C2: manutenzione e potenziamento di strutture scolastiche esistenti;

C3: sostegno a interventi che migliorino l’occupabilità degli studenti;

  1. c) il codice fiscale del donatore (persona fisica o ente non commerciali o soggetto titolari di reddito d’impresa.

Le somme versate in entrata sono riassegnate al capitolo n. 1260, denominato “Fondo per l’erogazione alle scuole beneficiarie delle erogazioni liberali in denaro destinati agli investimenti in favore di tutti gli istituti del sistema nazionale di istruzione, per la realizzazione di nuove strutture scolastiche, la manutenzione e il potenziamento di quelle esistenti e per il sostegno a interventi che migliorano l’occupabilità degli studenti” iscritto nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione dell’università e della ricerca.

Le spese sono ammesse al credito d’imposta nel limite dell’importo massimo di 100.000 euro
per ciascun periodo d’imposta.

Share this post
Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp